nel maggio del 2007, è esplosa una battaglia tra fatah al-islam e l’esercito libanese nel campo profughi di nahr al-bared, nel nord del libano. fino a settembre 2007, attraverso pesanti bombardamenti, l’esercito libanese ha distrutto sitematicamente l’intero campo. due anni dopo, quasi tutte le macerie sono state rimosse dal „campo vecchio“, il centro di nahr al-bared. tuttavia, nonostante la crescente disperazione dei residenti sfollati, la ricostruzione non è ancora iniziata.
non solo l’esercito libanese tiene la popolazione fuori dal campo vecchio, ma ne controlla anche i movimenti all’interno e fuori dell’area circostante conosciuta come „campo nuovo“. chiunque entri nel campo nuovo deve avere un permesso emesso dall’esercito. i profughi e le ONG che lavorano per rivitalizzare quella che una volta era un economia stabile e che ora affronta un devastante isolamento, come il mercato di nahr al-bared totalmente tagliato fuori dai paesi circostanti. l’economia instabile e la crescente disoccupazione sono solo alcune delle conseguenze della distruzione del campo e del persistente assedio in atto.
in questo film di 26 minuti si seguono un padre e suo figlio mentre tentano di affrontare la loro disoccupazione. i due uomini stanno vivendo in baracche di metallo da più di un anno, nell’attesa di rientrare al loro campo. documentando le questioni sulla ricostruzione, le abitazioni temporanee, l’economia, la disoccupazione e disperazione, il film tocca la quotidiana esperienza di vita nel campo di nahr al-bared.
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